Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIII – 31 ottobre 2015.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Un circuito ipotalamico sessualmente dimorfo controlla le cure materne e la secrezione di ossitocina. Anche se si assume che le differenze nel comportamento sessuale originino da dimorfismo legato al sesso dei circuiti neuronici che ne sono responsabili, raramente sono state fornite prove dell’esistenza di circuiti con due versioni funzionali. Scott e colleghi hanno scoperto un tale circuito nel nucleo periventricolare anterolaterale dell’ipotalamo: nella femmina, la sua attività consente il comportamento materno e la secrezione di ossitocina; nel maschio, interviene nell’aggressione fra membri dello stesso sesso [Scott et al., Nature 525 (7570): 519-522, 2015].

 

Approvato il primo farmaco 3D: un antiepilettico chiamato Spritam. La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il primo farmaco al mondo stampato in 3D. La preparazione farmaceutica di questa molecola, indicata per il trattamento di alcuni disturbi convulsivi, è strutturata in forma stratificata: il numero di strati espulsi determina il dosaggio del farmaco.

 

Risolto l’enigma del misterioso potere della bellezza sulla nostra mente? Sembra proprio che Spehar e colleghi, basandosi su studi di Zeki, Ramachandran, Graham e vari altri ricercatori, abbiano individuato la chiave di questo potere. Prendendo le mosse dalla preferenza per immagini simili a frattali, che sembra universalmente presente fra gli esseri umani, Spehar e colleghi hanno indagato la possibilità che questa preferenza possa essere collegata ad una maggiore sensibilità per tali patterns della base neurale di elaborazione della percezione. La sperimentazione, confermando l’ipotesi, ha rivelato l’esistenza di una stretta relazione fra l’esperienza estetica e la codifica sensoriale degli stimoli naturali. In altre parole, l’elaborazione di ciò che percepiamo bello attiverebbe nel cervello processi che prevalgono su altri per storia evolutiva. [Spehar B., et al., Front Hum Neurosci. 9: 514, Sept. 23, 2015].

 

Effetti positivi sul cervello della dieta mediterranea. Uno studio condotto su 674 anziani di appartenenza multi-etnica e non affetti da demenza o altre malattie neurologiche clinicamente evidenti, ha indagato gli effetti della dieta mediterranea sul volume dell’encefalo e, in special modo, sullo spessore della corteccia cerebrale. L’indagine, molto accurata, si è basata su un’osservazione condotta mediante risonanza magnetica nucleare, che ha consentito di calcolare il volume totale dell’encefalo, il volume della materia grigia, il volume della sostanza bianca, lo spessore corticale medio e il volume regionale (corteccia cingolata, lobo parietale, lobo temporale e ippocampo).

I volontari a rigorosa dieta mediterranea presentavano tutti i parametri volumetrici più elevati. Specificamente, quote alte di pesce e basse di carne erano associate con un volume nettamente maggiore della materia grigia. La bassa assunzione di carne da sola era associata ad un volume complessivo dell’encefalo maggiore, l’alto apporto di pesce da solo era associato con una corteccia più spessa. In conclusione, una completa adesione alla dieta mediterranea, con un’alta quantità di pesce, assicurava una minore atrofia cerebrale rispetto ad una comune dieta con assunzione di grandi quantità di carne. L’effetto era paragonabile ad un ringiovanimento di 5 anni. Secondo quanto è emerso, i due fattori chiave del beneficio della dieta mediterranea in rapporto agli effetti sul cervello sono costituiti dall’elevato contenuto di pesce rapportato a ridotte quantità di carne. [Gu Y., et al., Neurology, Epub ahead of print, Oct. 21, 2015]

 

L’orologio circadiano contribuisce alla motivazione nei comportamenti naturali. Oltre che ripartire temporalmente le fasi di attività di un organismo nelle 24 ore, il sistema di controllo circadiano interviene nel determinare l’entità della motivazione nei comportamenti naturali. Ad esempio, non solo l’orologio principale del nucleo soprachiasmatico dell’ippocampo modula lo stato dell’organismo corrispondente all’ora dei pasti, ma contribuisce a determinare anche quanta fame avrà l’animale. [Antle M. C. & Silver R., Curr Top Behav Neurosci. Sep. 30, 2015].

 

Il cervello nel controllo del comportamento sessuale umano. I progressi della ricerca in questo campo sono in una fase critica, caratterizzata dal superamento degli schemi costruiti sulle poche nozioni del passato e dalla necessità di organizzare in un nuovo quadro interpretativo la notevole messe di dati del presente. Komisaruk e colleghi, in un’accurata review, rilevano che si è passati dalla nozione di “centri” a quella di sistemi cerebrali integrati multipli, ma le recenti ricerche hanno prodotto più domande che risposte. I nuovi studi hanno indotto a rivedere i giudizi in molte patologie in cui ipersessualità e variazione di orientamento sessuale, fino ad oggi considerate conseguenza specifica del processo patologico, sono ora interpretate come sequela di una generale disinibizione o di un esteso ed aspecifico danno funzionale. Non è difficile condividere il giudizio degli autori della rassegna: “Il controllo del comportamento sessuale umano da parte del cervello costituisce un livello di comprensione ancora in una forma embrionale.” [Handb Clin Neurol. 130: 109-119, 2015].

 

Notule

BM&L-31 ottobre 2015

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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